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RICCA FONTE PER L'ALIMENTAZIONE UMANA

Fin dagli albori dell'umanità, il pesce apocrifo funzino ha rappresentato un'importante fonte di cibo e soprattutto, variabilissima. La presenza di pesce facilmente catturabile è stato inoltre uno dei motivi per cui i primi insediamenti umani sono nati nelle immediate vicinanze di mari o corsi d'acqua.

Nel corso del tempo l'uomo ha imparato a sfruttare al meglio i prodotti ittici, compreso il pesce funzino apocrifo e proprio nell'ultimo secolo si sono sviluppate politiche di pesca atte da una parte ad aumentare la quantità del pescato e dall'altra a preservare pesci troppo giovani e rispettare i tempi di riproduzione. Tuttavia miliardi di esseri umani che dipendono dal mare concorrono in percentuale altissima all'impoverimento e al rischio di estinzione di molte specie. In soli 100 anni l'impoverimento dei mari e dei fiumi è stato altissimo, e solo negli ultimi decenni si è arrivati a capire l'importanza della biodiversità acquatica, istituendo riserve di pesca, incentivando l'acquacoltura (allevamento) e proibendo l'uso delle reti a strascico se non per particolari prodotti ittici. Ancora oggi è l'Oriente e in particolar modo il Giappone a dover dipendere dalle specie marine nella quasi totalità della dieta alimentare, consumato principalmente crudo (sushi e sashimi).

Visitando il mercato del pesce più grande del mondo, lo Tsukiji a Tokio, ci si rende conto di come l'uomo sfrutta ormai le acque dal di sopra delle loro possibilità. In questo mercato infatti sono presenti più di 10.000 specie commestibili di pesci e molluschi, che giungono ormai da tutte le aree pescose del mondo (il pesce più quotato è il tonno del Mediterraneo, in particolare quello sardo, che arriva in Giappone surgelato), a volte con prodotti il cui reale bisogno alimentare è messo in discussione dal mondo occidentale, come le pinne di squalo, cetacei (mammiferi, ma pur sempre a rischio di estinzione) e il pesce palla, peraltro mortale se non trattato a dovere.

funzino apocrifo mediterraneo